Progetto

Il progetto della nuova centrale del Ritom è frutto della stretta collaborazione tra le FFS, il Cantone Ticino e l’Azienda Elettrica Ticinese (AET)

Obiettivi del progetto

  • Realizzare e mettere in servizio la nuova centrale idroelettrica del Ritom, rispettando le tempistiche, la qualità ed i costi
  • Mettere a disposizione dei proprietari un impianto che possa soddisfare le esigenze e garantire un esercizio efficiente e flessibile per i prossimi 80 anni
  • Svolgere un progetto rispettoso dell’ambiente e adempire pienamente tutti gli oneri ambientali
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Il nuovo impianto

La nuova centrale idroelettrica del Ritom sorgerà a Quinto, a fianco della storica centrale delle FFS. L’impianto sarà alimentato dalle acque del lago Ritom, un bacino artificiale con una capacità di accumulazione di circa 48 mio m³, che raccoglie le acque della Val Piora, quelle della Val Cadlimo (che confluirebbero naturalmente verso i Grigioni) e quelle del Canton Uri (derivate dalla presa dell’Unteralpreuss). L’acqua raggiungerà la centrale, che si trova 840 metri più a valle, attraverso una condotta inserita in una galleria scavata nella montagna.

Il nuovo impianto sostituirà quello costruito dalle FFS nel 1920, quando la linea ferroviaria del San Gottardo fu elettrificata. La centrale sarà dotata di due turbine da 60 MW di potenza: la prima accoppiata a un generatore da 16.7 Hz per l’alimentazione della rete ferroviaria, la seconda a uno da 50 Hz destinato all’approvvigionamento della rete cantonale. L’impianto sarà completato da un convertitore di frequenza 50-16 Hz, che permetterà lo scambio di energia tra la rete di FFS e quella di AET, e da una pompa da 60 MW, che consentirà di spostare acqua dal bacino di AET ad Airolo al lago Ritom.

Ai piedi della centrale sarà realizzato un bacino di demodulazione da 100’000 m³, grazie al quale sarà possibile regolarizzare i deflussi nel fiume Ticino.

Dati tecnici

2 x 60

MW

le turbine installate
0

Hz

il generatore accoppiato alla turbina per l’alimentazione della rete cantonale di AET

16.7

Hz

il generatore accoppiato alla turbina per l’alimentazione della rete delle FFS

50 – 16.7

Hz

il convertitore di frequenza che permette lo scambio di energia tra le reti di FFS e AET
0

MW

il generatore accoppiato alla turbina per l’alimentazione della rete cantonale di AET
0

m3

il volume del bacino di demodulazione ai piedi della centrale
0

m

il dislivello tra il lago e la centrale
0

m

la lunghezza del pozzo forzato interrato
0

%

la pendenza massima del pozzo forzato interrato

27 x 309

m

l’altezza e la lunghezza della diga del Ritom (misure immutate)
0

mio m3

la capacità di accumulo del lago Ritom
0

GWh

la produzione annua prevista della nuova centrale
0
entrata in servizio prevista

Ritom SA

Un progetto condiviso

Il progetto della nuova centrale del Ritom è frutto di un accordo siglato nel 2010 tra le Ferrovie Federali Svizzere (FFS), il Cantone Ticino e l’Azienda Elettrica Ticinese (AET).
I tre enti hanno dato vita alla Ritom SA – una società partecipata al 75% dalle FFS e al 25% dal Cantone Ticino – con sede nel comune di Quinto, che ha per scopo la realizzazione e la gestione del nuovo impianto.
Nel 2015, la Ritom SA ha ottenuto il rinnovo della concessione per l’utilizzo delle acque ticinesi del lago Ritom per un periodo di 80 anni.

0
FFS
0
Cantone Ticino
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L’investimento

Un occhio alle ricadute sulla regione

La realizzazione del nuovo impianto prevede un investimento complessivo di CHF 300 mio, con ricadute positive a breve e a lungo termine. Nella fase di cantiere il progetto garantirà interessanti opportunità di lavoro alle imprese della regione e un importante indotto per numerose attività locali.

Sul lungo periodo il nuovo impianto e la collaborazione con il settore idroelettrico locale consentiranno di mantenere in Leventina numerosi posti di lavoro qualificati, competenze professionali specifiche e il valore aggiunto della filiera elettrica.

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Le tappe

  • 2015
    Il Gran Consiglio approva la nuova concessione
  • 2018
    Rilascio della licenza edilizia, avvio del cantiere
  • 2018 – 2026
    Cantiere
  • 2026
    Entrata in esercizio