La nuova centrale del Ritom contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di politica energetica della Confederazione e del Canton Ticino.
Importanza strategica
Energia rinnovabile ed efficienza energetica
La Strategia Energetica 2050 della Confederazione prevede la transizione verso un sistema energetico interamente rinnovabile entro il 2050. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo sarà necessario sviluppare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e incrementare l’efficienza energetica dell’intero sistema. La nuova centrale del Ritom contribuisce al raggiungimento di questi obiettivi, che sono stati fatti propri anche dalle FFS, dal Cantone Ticino e da AET.
Un tassello per la strategia energetica delle FFS
Questo progetto è un importante tassello della strategia energetica delle FFS che prevede l’utilizzo al 100% di energie rinnovabili e l’abbandono della fonte nucleare entro il 2025. Il nuovo impianto sarà in grado di soddisfare l’aumento di fabbisogno di energia legato allo sviluppo del traffico ferroviario previsto con l’apertura delle gallerie del San Gottardo e del Monte Ceneri. La nuova centrale sarà inoltre un elemento importante per far fronte alle emergenze in caso d’evacuazione delle gallerie di base.
Un’opportunità per il Cantone e per AET
Il Canton Ticino ha definito le linee guida della propria politica energetica all’interno del Piano Energetico Cantonale (PEC). L’efficienza energetica e la transizione verso un sistema di approvvigionamento interamente rinnovabile sono i principali obiettivi che persegue. La nuova centrale del Ritom è un pilastro del PEC, in quanto permette al Cantone di recuperare un’importante quota della produzione derivante dalle proprie acque.
AET adotta una strategia in linea con gli obiettivi del PEC e della Strategia Energetica 2050 della Confederazione, fondata sullo sviluppo della produzione da fonti rinnovabili indigene. La nuova centrale del Ritom consentirà all’Azienda di aumentare la produzione di energia idroelettrica della catena della Leventina e, grazie alla capacità di accumulo del lago Ritom, di renderla maggiormente programmabile. Una caratteristica che, di fronte al costante aumento di produzioni non pianificabili come l’eolico e il solare, è destinata ad acquisire sempre più importanza.